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Assemblea lavoratori giustizia, al via in Basilicata la mobilitazione nazionale

L’assemblea indetta dai sindacati FP Cgil, UIL PA e USB PI che si è svolta oggi nell’aula Grippo del Tribunale di Potenza ha avviato anche in Basilicata la mobilitazione nazionale dei lavoratori della giustizia che chiedono la valorizzazione delle carriere e la stabilizzazione dei precari, dimostrando, per il numero di partecipanti e l’accesa discussione, quanto questi temi siano importanti per chi si occupa di mandare avanti il sistema giudiziario del nostro paese. 

La forte carenza di organico, più volte denunciata dalle scriventi organizzazioni sindacali, che ha ridotto all’osso i lavoratori a tempo indeterminato, è stata compensata con i precari assunti con i fondi del PNRR. 

Se snoccioliamo di dati relativi alla nostra regione ci accorgiamo di quanto importante siano, per i nostri uffici giudiziari, questi lavoratori il cui contratto scadrà il 30 giugno del 2026.

Complessivamente sono 183 i precari che operano presso i nostri uffici giudiziari: su 169 lavoratori del Tribunale di Potenza, ben 72 sono a tempo determinato, su 69 che operano al Tribunale di Matera, sono 25, e a Lagonegro su 88 lavoratori sono 42, infine in Corte d’Appello su 71 sono 44.

La carenza di personale è tale che, anche con la presenza di questi lavoratori, i nostri uffici giudiziari hanno una scopertura del 24,72%.

Cosa accadrebbe se il Governo non trovasse le risorse per stabilizzare i 12.000 precari della Giustizia? Per il momento pare ci siano risorse solo per stabilizzare una parte di essi. 

Per questo FP Cgil, UIL PA e USB PI proseguono il percorso di mobilitazione volto a reperire fondi per stabilizzare tutti i precari della Giustizia,  per valorizzare tutti i lavoratori, il cui contratto integrativo non si rinnova da più di un decennio, e per l’ammodernamento del sistema giustizia che sconta un arretrato, sia in termini di innovazione digitale che di organizzazione.