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Fp, nomina commissario Asp: “Sanato il vuoto di governance. In attesa del nuovo direttore, chiediamo al commissario incontro immediato”

La nomina di Massimo De Fino, già direttore generale dell’Irccs Crob a commissario dell’Asp arriva a sanare il temuto vuoto di governance nell’Azienda sanitaria che si occupa di servizi sanitari territoriali e distrettuali che bisognava assolutamente evitare e sui cui rischi avevamo lanciato il nostro preoccupato appello alla Regione.  

Nell’augurare buon lavoro a De Fino per l’importante e delicato doppio incarico che gli è stato affidato, seppur per un breve lasso temporale di un paio di mesi in attesa della nomina del nuovo direttore generale, per cui sono già in corso le procedure, gli attenzioniamo alcune questioni che necessitano di primaria attenzione.

Sicuramente abbiamo priorità gestionali sul personale sia del comparto che della dirigenza, al fine di dare continuità all’azione portata avanti sino ad oggi, come il pagamento della performance dell’annualità 2023, ma anche il prosieguo delle procedure assunzionali in atto e la rimodulazione del Piano dei fabbisogni del personale, l’accelerazione delle assunzioni di personale per il Piano dei fabbisogni stralcio per l’applicazione del decreto ninisteriale n.77 per il potenziamento della sanità territoriale da assegnare alle case di comunità,  agli ospedali di comunità, alle unità di continuità assistenziale e alle centrali operative, nonché la conclusione delle stabilizzazioni, come per gli oss, e la previsione di nuove procedure per quanti hanno maturato i requisiti, inclusi gli autisti di ambulanza e l’attivazione delle procedure di mobilità interna per tutte le figure professionali.

Non meno importante è l’attenzione sulla medicina territoriale, un tassello basilare di una sanità che risponda ai bisogni di salute della popolazione e che sta vivendo, secondo la fotografia che ci restituisce un’analisi effettuata dalla fondazione Gimbe in seguito alla pubblicazione della relazione 2023 del “Monitoraggio dei Lea attraverso il nuovo sistema di garanzia” da parte del ministero della Salute, un momento oltremodo complicato. La Basilicata risulta inadempiente, non raggiungendo proprio nella sanità distrettuale la sufficienza e piazzandosi, tra tutte le regioni, come quella con la maggiore riduzione della performance, -19 punti. E se i dati mostrano come alcune regioni del sud hanno invertito la rotta, la Basilicata, in controtendenza, pare in caduta libera.

Non possiamo dimenticare che, grazie alle risorse del PNRR, c’è un’occasione imperdibile per provare a ridisegnare la sanità del futuro e per riorganizzare la rete dei servizi territoriali ed ospedalieri. E’ necessaria capacità di programmazione e di visione e siamo fiduciosi che il Commissario, seppur per un breve lasso temporale, possa dare un grande contributo a un’azienda strategica che gestisce, tra le altre cose, il Deu 118 su base regionale, il Dipartimento di Salute Mentale, i Distretti e Consultori, ma anche la Protesica, le Strutture accreditate, il dipartimento di Salute umana e animale, nonché una serie di presidi ospedalieri distrettuali sul territorio.

Chiediamo al neo commissario la convocazione di un incontro immediato con le organizzazioni sindacali, al fine di discutere delle criticità e definire congiuntamente le priorità.

Segreteria Fp Cgil Potenza: Giuliana Pia Scarano, Sandra Guglielmi