La Filcams Cgil e la Fp Cgil di Potenza esprimono forte preoccupazione per la procedura di gara regionale per l’affidamento del servizio di preparazione e somministrazione dei pasti veicolati ai degenti e al personale delle strutture del sistema sanitario regionale.
Le scelte delle aziende sanitarie in merito al servizio mensa, oggetto dell’appalto, per degenti e dipendenti, sono ricadute su due sistemi produttivi, il fresco – caldo e/o il refrigrerato (cook and chill) anche laddove già esiste un centro di cottura interno alla struttura. Nonostante l’obiettivo dichiarato di garantire standard qualitativi elevati, il modello organizzativo richiesto solleva numerose perplessità sotto il profilo tecnico, economico e occupazionale.
“Una decisione incomprensibile – affermano la segretaria generale Fp Cgil Potenza, Giuliana Scarano, e il segretario generale Filcams Cgil Potenza, Rocco Casaletto – e che rischia da un lato di mettere a rischio l’occupazione dei lavoratori impiegati nel servizio mensa e dall’altro di compromettere la qualità del servizio offerto sia ai degenti che ai lavoratori che ne usufruiscono. Le criticità da un punto di vista logistico e igienico sanitario, nonostante le tecniche innovative del cosiddetto metodo “cook and chill” sono molteplici. Un qualsiasi ritardo nella consegna, non peregrino in una regione dall’orografia complessa, unito alle carenze infrastrutturali e alle condizioni climatiche in alcuni periodi dell’anno, potrebbe comportare il rischio di non offrire il servizio – che nel caso dei presidi sanitari, per ovvi motivi, deve essere continuo secondo le disposizioni vigenti. Forti sono le preoccupazioni relative all’impatto occupazionale, perché il nuovo sistema potrebbe comportare la riconversione o la perdita di posti di lavoro, in particolare del personale attualmente impiegato nella cottura in loco, rendendo la clausola sociale solo formale, ma senza reale tutela. D’altro canto non vorremmo trovarci di fronte a un abbattimento dei costi a scapito dei diritti dei lavoratori e della salute dei cittadini. Pertanto chiediamo alle aziende committenti un incontro urgente al fine di affrontare le criticità evidenziate e individuare soluzioni alternative. In attesa di un indifferibile confronto con le organizzazioni sindacali, chiediamo la sospensione della gara”.